Nihil Novi Sub Sole «Jupiter Temple» (2010)

Nihil Novi Sub Sole «Jupiter Temple» | MetalWave.it Recensioni Autore:
darklot »

 

Recensione Pubblicata il:
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1371

 

Band:
Nihil Novi Sub Sole
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Titolo:
Jupiter Temple

 

Nazione:
Olanda

 

Formazione:
Marco K. :: All Soundscapes and Alterations

 

Genere:

 

Durata:
46' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Mi trovo a recensire un disco dalle sonorità un po' diverse da quelle a cui sono avvezze le orecchie del metallaro medio, ma questa non deve essere una pregiudiziale per scartare aprioristicamente il primo lavoro dei Nihil Novi Sub Sole, intitolato Jupiter Temple. In realtà dietro un nome così evocativo non si nasconde una band nel senso stretto del termine ma una one-man band; e il nome Marco Kerhen non dovrebbe essere nuovo a chi di voi si aggira nelle pieghe più oscure del metallo gotico, la scena apocalittica; credo che già il solo nome Bethlehem debba dirvi qualcosa.
In questo platter troverete ritmi marziali, melodie costruite con synth che si fondono le une con le altre e spoken words, cui si accompagnano flebili gorgheggi creati a volte dai sintetizzatori stessi e a volte da voci vere e proprie filtrate ed equalizzate in maniera tale da creare ancora più atmosfera. Questo è un disco ambient nel senso stretto del termine ed è di quelli che, ovviamente, fa riferimento alla porzione più oscura del genere i cui ispiratori restano gli indimenticabili Dead Can Dance, cui anche i Nihil Novi Sub Sole fanno riferimento anche se le influenze non si fermano affatto a loro ma la maggior parte arrivano proprio dalla scena ambient apocalittica in cui c'è davvero pochissimo spazio per la luce e per la speranza.
Il disco sembrerebbe davvero voler negare ogni possibilità di redenzione affidandosi alle decadenti melodie create da tappeti di synth e da voci di stampo militare che fanno bella mostra di se all'interno dei brani scanditi da ritmi marziali che rendono ancora più tetra la proposta di Marco Kerhen che, come ho già detto, è l'unico mastermind che si cela dietro questo nuova realtà.
Estremismo dunque, ma non troppo, qui non ci sono chitarre che vi stritoleranno i timpani ma decadenti melodie improntate a lasciarvi cogliere da un latente, ma quanto mai presente, segno di marcescenza che attanaglia il quotidiano; in cui la figura centrale è rappresentata dall'uomo e dalle sue paure e limiti.
Un disco che non è sicuramente per tutti, ma coloro che sono avvezzi a certe sonorità sicuramente non resteranno indifferenti ascoltando attentamente questo Jupiter Temple; non è assolutamente intuitivo ed ha bisogno di ripetuti ascolti per riuscire ad essere penetrato, ma una volta che sarete stati capaci di accostarvi ad esso potrete sicuramente godere di buona musica.
Sconsigliato a chi concepisce una sola forma di estremo: qui di strumenti rock non ne troverete ma solo il freddo suono dei sintetizzatori e la martellante “ritmicità” dei battiti marizali.

Track by Track
  1. Nihil Novi Sub Sole 70
  2. Die Angeklagten 75
  3. To Enslave And Destroy 70
  4. Avvenimento Traumatico 75
  5. Stigma 75
  6. Fellonia Con Sangue 75
  7. Walking Over Mother Disease 80
  8. Obedience To None 70
  9. Paralyze 70
  10. Victoria Victis 75
  11. Idolatry 80
  12. Totgeborener Lebensmut 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

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